La visita podologica ha inizio con l’ANAMNESI, ovvero la raccolta dei dati del paziente e l’indagine attenta sulla sua storia clinica: patologie, farmaci, abitudini di vita, infortuni e interventi chirurgici, problematiche attuali, sport praticato… sono tutti elementi indispensabili per lo specialista, che come un detective, deve iniziare a mettere insieme i pezzi e formulare delle prime ipotesi. La visita poi, (che varia però a seconda del problema del paziente) prosegue con l’ESAME OBIETTIVO: il paziente viene esaminato tramite l’ispezione del piede e della gamba, la palpazione delle strutture muscolari e legamentose, la valutazione delle articolazioni, della funzionalità circolatoria e di quella nervosa. Si esegue un esame biomeccanico dell’arto inferiore, che dal bacino e dall’articolazione dell’anca prosegue fino alle articolazioni del piede. A questo punto il paziente viene esaminato in carico, tramite vari test clinici e poi viene eseguito l’esame baropodometrico e stabilometrico, cioè un esame computerizzato che permette di studiare bene l’appoggio del piede, le oscillazioni posturali e la dinamica del cammino. Tutto questo mi serve per arrivare ad una conclusione e per orientare il paziente verso il migliore protocollo di cura. Vedi le principali patologie !